Written by: Manuele Agnelli, Giorgio Prette, Dario Alessandro Ciffo, Andrea Viti
Duration: 6:15
Discover the poetic beauty in ‘Bye bye Bombay’ by Afterhours. This lyric breakdown takes you on a journey through the artist’s thoughts, emotions, and the story they aim to tell. From clever metaphors to evocative imagery, we delve into the nuances that make this song a lyrical masterpiece. Whether you’re a fan of Afterhours or a lover of well-crafted words, our detailed analysis will give you a deeper understanding and appreciation of this song.
Steso su un balcone guardo il porto
Sembra un cuore nero e morto
Che mi sputa una poesia
Nella quale il giorno in cui mi lancerò
E non mi prenderanno
Neanche tu mi prenderai
Io non tremo
È solo un po’ di me che se ne va
Giù nella città, dove ogni strada sa
Condurre sino a te e io no
Bye bye, bye bye, bye bye, bye bye, Bombay
Sai, Mimì, che la paura è una cicatrice?
Che sigilla anche l’anima più dura?
Non si può giocare con il cuore della gente
Se non sei un professionista, ma ho la cura
Io non tremo
È solo un po’ di me che se ne va
È sporca la città, tutto cercherà
Di condurre sino a te e io no
Bye bye, bye bye, bye bye, bye bye, Bombay