Discover the poetic beauty in ‘Rappresaglia rap’ by 99 Posse. This lyric breakdown takes you on a journey through the artist’s thoughts, emotions, and the story they aim to tell. From clever metaphors to evocative imagery, we delve into the nuances that make this song a lyrical masterpiece. Whether you’re a fan of 99 Posse or a lover of well-crafted words, our detailed analysis will give you a deeper understanding and appreciation of this song.
Quest’anno sono trendy i manganelli sfoderati
Sui denti di studenti e pensionati
Cinquantenni esodati cazzi amari
Però negli anni ottanta erano tutti paninari
Cresciuti col biscione
Senza partigiani e con il mito di silvester stallone
Miti americani dentro a un frullatore perchè
Marshall è il piano non l’amplificatore
Hanno capito che è una balla
Che a wall street non c’è micael douglas
Hanno capito che la vita passa e lo status non cambia
Nemmeno con I rayban
E chi s’incazza scende in piazza ma trova calci in faccia
Lo stato picchia e non guarda la marca, la razza
Il tiggì non ne parla e siamo tutti vittime di rappresaglia
Rap Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rap Rappresaglia siete tutti vittime di rappresaglia
Il bisogno di piangere è costantemente unito
Alla rabbia, alla voglia di lottare liberato
E intanto il sole splende a Piazza Plebiscito
Quel sole che è la lotta del movimento unito
Che dal buio della cella non ho visto ma ho sentito
Sentito nel cuore, sì il vostro amore
La solidarietà con tutto il suo calore
Ti possono arrestare, la casa perquisire
Da quello che ti è caro ti possono strappare
Ti possono picchiare, ti possono umiliare
Ma la lotta dei compagni non la possono fermare
Nessun magistrato lo può neanche pensare
Rap Rappresaglia siamo tutti vittime di rappresaglia
Rap Rappresaglia siete tutti vittime di rappresaglia
Il calore della lotta in galera è arrivato
L’ho sentito, sì mi ha aiutato
Si fotta il magistrato, si fotta la N.A.T.O.
Si fotta il sistema che tutto ciò ha determinato
La vostra determinazione mi ha scarcerato
E adesso sono uscito dici è tutto finito
Sono libero sono libero
Libero libero libero
Sono libero di essere processato
Libero di essere ancora arrestato
Libero di dormire agitato
Pensando intensamente a ciò che non è stato
Pestato da agenti che in un solo minuto
Se avessi voluto avrei cancellato
Quei fottuti da quei volti di stato
E sono perseguitato smanio come un dannato
Non riesco ad accettare di aver accettato
E pure so come niente sarebbe cambiato
So come tutto avrei peggiorato
Cosciente sì di esser diventato
Un fottuto numerino nelle mani dello stato
Dieci estrazioni chiamate elezioni
Non sei più nessuno un fottuto numerino
Nelle mani di un padrino che organizza il tuo detino
Morto, vivo, in galera o in stato di libertà
Sono libero però m’ sent’ ‘e schiattà
Libero libero